Raffreddori di fine stagione, detti popolari e raccomandazioni.



Odio il raffreddore! Soprattutto odio l'essermelo procurato da sola.
Se si trattasse di quell'ultimo virus isolato e solitario di fine stagione, potrei anche accettarlo; accetterei la sua ultima residenza nel mio corpo, prima di sloggiare verso zone più fertili e favorevoli,  arrendendomi alla sua fatalità!
Se, invece,  il naso sgocciolante e il cerchio alla testa derivano da un  unico errore di valutazione, da quello slancio di euforia per quel raggio di sole un pò più caldo, allora DEVO prendermela solo con me stessa.
"Tu che con fare spavaldo hai tolto il collant e hai lasciato il cappotto appeso, triste, alla gruccia, sfoderando un giubbino figo, ma troppo troppo corto!
Tu che, poi, hai percorso  le vie del centro pensando che era la serata perfetta, avresti dovuto saperlo che, il famigerato colpo d'aria, quasi  stesse aspettandoti, era lì, voltato l'angolo. Una subdola corrente d'aria era in agguato, pronta a colpirti  dritto al tuo tallone d'Achille: la gola! Lì  dove una settimana fa si posava dolcemente una calda sciarpa.
Si, perchè nella tua coraggiosa presa di posizione contro quell'ultimo strascico di inverno, l'hai lasciata a casa a far compagnia al resto.
Adesso come ti senti a tirar su con il naso, mentre a pochi passi dalla primavera ancora mandi giù litri di paracetemolo, dando fondo alle riserve di fazzoletti della famiglia e avvolta nei tuoi 10 strati di indumenti avanzi per casa come un clochard?
Meriti di  sentire i commenti di tua madre che continua a ripeterti "Te lo avevo detto!"
Meriti che la famiglia intera si apra a metà, come le acque di Mosè, al tuo passaggio.
Come se non bastasse, ad ogni incontro con lo specchio, balzi in aria, stentando a riconoscere i tuoi capelli, ridotti ad un ammasso di grovigli informe, e il tuo naso, oramai color Tangerine Tango, che, sebbene sia il color trend della nuova stagione, avresti preferito indossarlo ai piedi su un bel paio di décolletés, o sottobraccio, su una clutch, ma MAI sul naso!
Bene, almeno consolati, finalmente arriva l'amata primavera e questo è l'ultimo contatto che avrai con l'odiatissimo inverno.
Ma sappiamo che ami stupire. Se non ricordo male eri tu quel ferragosto  davanti al falò in apnea!
D'ora in poi fai tesoro dei tuoi errori e, alla prossima mattinata mite di fine inverno, tieni  in mente l'escursione termica che alla sera non perdona.
Ricordati, altresì, che i detti popolari hanno sempre un fondo di verità e se la tua nonna e la tua mamma in coro ti ripetevano: "Aprile non ti scoprire, Maggio non ti fidare, a Giugno fai quel che ti pare!"  pensa che siamo ancora a marzo e marzo, si sa, è pazzerello "spunta il sole e tira fuori l'ombrello".
Se, poi, pensi che ieri è passato di qua il ciclone Gioacchino e oggi ci siamo svegliati con il sole, direi che le sue follie non sono ancora terminate".

Adesso mentre ripeto il conteggio sui giorni già trascorsi dal mio primo etciù, e mi chiedo se sono sulla via della guarigione, nella mia testolina si affaccia una nuova domanda: sarà meglio aspettare ancora qualche giorno per fare uno shampoo...eeeeeeee..etciù! Direi di si!

Commenti

kiki ha detto…
Ciao!
La mia collega ieri mi ha detto ma che ci fai col piumino, fa un caldo! oggi era a casa ammalata!!!
anche io cmq nonostante il piumino ho preso il raffreddore, sono uscita a stendere la biancheria coi capelli bagnati raccolti nell' asciugamano! ho pensato tanto mi ci vuole un attimo.. e zac raffreddore potente!
maledetta convinzione di crederci invincibili! ehehhhe

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